Modello di Organizzazione Gestione & Controllo
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Il Modello di Organizzazione, Gestione & Controllo - MOG 231/2001
Carbosulcis Spa, consapevole dell’importanza di adottare ed efficacemente attuare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 idoneo a prevenire la commissione di comportamenti illeciti nel contesto aziendale, ha inizialmente approvato con determina dell’Amministratore Unico del 24.10.2016 il proprio Modello Organizzativo, sul presupposto che lo stesso costituisca un valido strumento di sensibilizzazione dei Destinatari ad assumere comportamenti corretti e trasparenti, idonei pertanto a prevenire il rischio di commissione di illeciti penali ricompresi nel novero dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli Enti.
Attraverso l’adozione del MOG, la Società intende perseguire le seguenti finalità:
- vietare comportamenti che possano integrare le fattispecie di reato di cui al Decreto 231;
- diffondere la consapevolezza che dalla violazione del Decreto, delle prescrizioni contenute nel Modello o dei principi del Codice Etico, possa derivare l’applicazione di misure sanzionatorie - di natura pecuniaria e/o interdittiva - anche a carico della Società;
- consentire alla Società, grazie ad un insieme di procedure e ad una costante azione di monitoraggio sulla corretta attuazione di tale Sistema, di prevenire e/o contrastare tempestivamente la commissione di reati rilevanti ai sensi del Decreto 231.
Le disposizioni del MOG sono vincolanti per tutti coloro che rivestono in Carbosulcis funzioni di Rappresentanza, Amministrazione e Direzione, ovvero gestione e controllo - anche di fatto - per i Dipendenti (da intendersi come tutti coloro che sono legati alla Società da un rapporto di lavoro subordinato, incluso il personale dirigente), e per i Collaboratori sottoposti a direzione o vigilanza delle figure apicali della Società.
Gli elementi fondamentali sviluppati da Carbosulcis nella definizione del MOG, possono essere così riassunti:
- un’attività di mappatura delle attività a rischio di commissione del reato - le cosiddette attività “sensibili” - con individuazione di esempi di possibili modalità di realizzazione dei reati e dei processi strumentali/funzionali nel cui ambito, in linea di principio, potrebbero verificarsi le condizioni e/o i mezzi per la commissione dei reati stessi. Detta attività è stata formalizzata nel documento denominato “Mappatura delle attività a rischio Reato”;
- un insieme di procedure che presidia tutte le attività aziendali e in particolare quelle che, a seguito della menzionata attività di mappatura, sono risultate esposte ad un rischio potenziale di commissione dei reati di cui al D. Lgs. 231/2001;
- l’istituzione di un Organismo di Vigilanza a cui sono attribuiti specifici compiti di vigilanza sull’efficace attuazione ed effettiva applicazione del Modello in conformità al Decreto;
- un sistema sanzionatorio volto a garantire l’efficace attuazione del Modello e contenente le azioni disciplinari e le misure sanzionatorie applicabili ai Destinatari, in caso di violazione delle prescrizioni contenute nel Modello stesso;
- la previsione di attività di informazione e formazione sui contenuti del MOG;
- la previsione di Principi di comportamento declinati nelle Sezioni della parte speciale del MOG, nonché di specifici Protocolli di controllo diretti a regolare le decisioni di Carbosulcis.